Respirare con la bocca può portare ad una modificazione della postura della testa, della mandibola e della lingua, influenzando la crescita delle basi ossee e delle arcate dentarie e contribuendo quindi allo sviluppo di malocclusioni.
Forma e funzioni orali sono infatti strettamente collegate.
Quando la respirazione è corretta (nasale) è più probabile avere uno sviluppo armonico della bocca, quando è alterata (orale) può provocare :
-Palato stretto
-Morso crociato mono o bilaterale
-Morso aperto
-Iperdivergenza scheletrica
-Seconda classe ( mandibola posizionata più indietro)
-Incisivi superiori sporgenti
A queste alterazioni anatomiche si associano anche:
-Deglutizione atipica
-Postura bassa della lingua
-infiammazione delle gengive dell’arcata superiore.
Il successo delle terapia in questi pazienti prevede un approccio precoce e multidisciplinare.
I primi specialisti da consultare sono il pediatra e l’otorino per indagare gli eventuali impedimenti alla respirazione nasale e ripristinare le vie aeree superiori.
Il ruolo dell’ortodonzista è invece quello di correggere le alterazioni anatomiche del distretto orale, per favorire la respirazione nasale.
Per esempio in caso di palato stretto allargandolo con un espansore palatale, in modo da diminuire le resistenze delle vie aeree nasali oppure correggendo il morso aperto e l’inclinazione eccessiva degli incisivi superiori, in moda da rendere possibile la chiusura delle labbra (il sigillo labiale).
La terapia ortodontica viene spesso associata a una terapia miofunzionale per rieducare la funzione respiratoria, di competenza del logopedista.
Infine rivolgendosi a un osteopata si potranno intercettare e correggere le eventuali problematiche posturali.
E tuo figlio come respira? Con il naso o con la bocca?